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domenica 6 novembre 2016

Perché non ci piace il Nobel a Fo

"Era la solita, sporca guerra fra italiani,
col solito pretesto di liberar l'Italia dallo straniero.
Ma quel che più m'inorridiva a mi spaventava,
in quell'antico male,
era che io pure mi sentivo toccato dal contagio"
(Curzio Malaparte, La pelle)

lunedì 17 ottobre 2016

Sul Nobel a Dario Fo

Nel 1997, quando Dario Fo vinse il Premio Nobel per la Letteratura, vivevo a Varsavia. Poiché Fo non era molto conosciuto in Polonia, alcune riviste mi chiesero un articolo. Intanto, leggevo che in Italia quel Nobel aveva disgustato più d'uno, anche per via della militanza comunista di Fo. Mi domandai dunque se ci fosse un modo di dare una risposta positiva al perché di quel Nobel, cioè una risposta non ideologica né strettamente letteraria, dato che era evidente che tra il Fo teatrante e il Fo (più Franca Rame) scrittore c'era un notevole dislivello. La risposta che mi diedi fu che l'Accademia di Svezia avesse voluto premiare lo spettacolo, del quale il testo è uno dei codici. Tale risposta mi pare che possa valere anche per spiegare o quanto meno per argomentare il Nobel di quest'anno, vinto da Bob Dylan nello stesso giorno della morte di Fo, e immediatamente seguito dalle medesime polemiche che avevano accompagnato il Nobel del 1997. Una specie di Mistero buffo: muore il giullare, gli subentra il menestrello: due Nobel allo spettacolo.
Ripubblico dunque il più completo di quegli articoli, che fu pubblicato in "Teatr" (ottobre 1998), tradotto da Anna Osmólska-Mętrak (entrambe le versioni si trovano scansionate nell'Archivio Franca Rame). Per completezza, segnalo che una versione light di questo articolo è stata pubblicata in "Wiedzy i Życia", aprile 1998 (versione polacca, versione italiana).

giovedì 25 febbraio 2016

Cattolici ultra laici e omosessuali ultra cattolici

Avevo appena finito di scrivere un articolo in cui sostenevo che la gran differenza tra famiglia e matrimonio era determinata dal sesso, e che l’accento sul sesso avesse un’ascendenza precisa nella sessuofobia cattolica, che un fatto nuovo mi spinge a tornare sull’argomento.

lunedì 22 febbraio 2016

Famiglia, matrimonio e sesso

In questo articolo, ragiono su uno dei temi del giorno: famiglia e matrimonio. Con un non sessuofobico e non maniaco accento tonico sul sesso, a cui i riti non fanno mai cenno, chissà perché.

giovedì 11 giugno 2015

L'ora di alternativa è l'ora di religione

In questo articolo, vorrei sintetizzare una serie di esperienze sull'ora cosiddetta di alternativa che sono accadute in varie scuole elementari, tra cui quella di mia figlia (Milano). Lo scopo è quello di mostrare come vanno le cose su una questione di cui si parla poco, perché sono in pochi ad aver qualcosa da dire. Pochi non perché intelligentoni, ma semplicemente perché pochi. Sono talmente pochi, che non varrebbe per loro nemmeno la pena di parlare: una minuscola sparuta minoranza che non aspira a crescere di numero. Il fatto è però che di mezzo ci sono i figli, e il concetto di laicità della nostra società: due cose che riguardano il futuro. Dico quello di tutti. Nell'articolo, anche una modesta proposta: rimuovere il crocefisso dalle aule di alternativa (se ce l'hanno).

martedì 3 febbraio 2015

Le tecnologie dell'io (7): il caso di Charlie Hebdo

In questo articolo, mi occupo delle conversazioni relative ai fatti Charlie Hebdo. Rispetto agli articoli precedenti, qui non supporto il ragionamento con l'illustrazione della metodologia di analisi, né fornisco dati. Dunque, la lettura è più agevole.

domenica 1 febbraio 2015

La retorica salverà il mondo

"Ma quali sono i modi di persuasione della vita pubblica e quali i valori a cui ci si richiama? Come convivono verità diverse, e come trovano un punto comune senza distruggersi, amministrando e negoziando i conflitti? ...

venerdì 12 dicembre 2014

Il mio (punto di vista su) Fare Reset

Questo articolo riprende paro paro il mio contributo all'e-book di Corrado Rabbia e di Cristiano Mario Sabbatini (che ringrazio per avere permesso la duplica della pubblicazione), intitolato Reset. La nuova politica al tempo dei Social Network (Liomedia, 2014, pp. 320, € 5). Si tratta di una personale ricostruzione di una battaglia politica, condotta all'interno di Fare per Fermare il declino (partito al quale aderii e per il quale fui candidato al Senato), una battaglia perduta. Se ho scritto il contributo e se lo ripubblico qui è perché ritengo che la sconfitta che subimmo allora all'interno di Fare possa tramutarsi non dico in una vittoria ma almeno in uno spunto di riflessione per tutti i cittadini che hanno a cuore il destino di questo porco paese. Infatti, al di là dei contenuti del libro, che sono poi i contenuti di un gruppo di discussione Facebook che discuteva di politica anti-sistema, il tema principale sono le modalità della politica partecipativa digitale, che noi realizzammo positivamente in quel gruppo.

martedì 28 ottobre 2014

Ma noi non possiamo abbandonare l'intrico. O sì?

A Ersilia, per stabilire i rapporti che reggono la vita della città, gli abitanti tendono dei fili tra gli spigoli delle case, bianchi o neri o grigi o bianco-e-neri a seconda se segnano relazioni di parentela, scambio, autorità, rappresentanza.

lunedì 20 ottobre 2014

Il decreto Sblocca Italia non sblocca 'nonché', 'ricomprendere' e 'previo'

Le modifiche che il decreto Sblocca Italia ha apportato al "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia" confermano alcuni tic del linguaggio normativo.

mercoledì 20 novembre 2013

La politica, l'economia e un'idea di Manzoni

Da un po' di tempo, i politici di primo piano non partecipano più in massa ai talk show. Al massimo e a volte, i partiti mandano le seconde linee.

giovedì 6 giugno 2013

L'educazione (stradale) te la insegno ai genitori (con le multe)

Il Comune di Milano ci tiene a mantenere la città degna della sua storia di civiltà. Tra le altre nefandezze che intende correggere, c'è lo schifo dei genitori che lasciano la macchina per qualche minuto in seconda fila, quando accompagnano i figli a scuola (elementare, nel mio caso).

martedì 26 marzo 2013

La cultura e la politica: la lingua separata


In tre righe. In questo articolo, comincio a uscire dalle ristrettezze nelle quali la politica ha utilizzato la cultura per soddisfare gli interessi di categorie di elettori. Nel concetto di cultura rientra certamente la lingua. Azioni, abusi e amnesie della politica.

martedì 19 marzo 2013

Per la politica tradizionale, la cultura è un sapere collegato al saper fare


Definire con precisione che cosa intendiamo con la parola ‘cultura’ non è facile. ‘Cultura’ ha diversi significati, e nessun contrario che la elida, che la annulli: natura, ignoranza, maleducazione e così via. In questo articolo, però, intendo occuparmi del significato che ‘cultura’ ha avuto nella vita politica, mentre del significato che potrebbe avere mi occuperò in un articolo successivo.

mercoledì 6 marzo 2013

Giannino, Crosetto e il complesso della laurea

La notizia delle false lauree di Oscar Giannino e di Guido Crosetto sta producendo anche una specie di moto di rivalsa dei non laureati.

domenica 3 marzo 2013

Noi contro voi. Noi tutti, pare ancora brutto

FARE per Fermare il declino ha straperso le elezioni. Meno di 400.000 voti. Nessun eletto. Un po' di maretta interna, malamente riportata sulla stampa, ma, almeno per conto mio, non un grammo di motivazione in meno.

giovedì 27 dicembre 2012

Il dibattito politico in Facebook: Pierluigi Bersani

In  questo articolo, analizzo la comunicazione che Pierluigi Bersani realizza sulla sua pagina Facebook. Come i suoi colleghi, dei quali mi sono occupato nei mesi scorsi, anche Bersani commette errori gravi, e li paga.

lunedì 5 novembre 2012

Don Abbondio siamo noi

Don Abbondio è il personaggio perfetto di un particolare genere di corruzione italiana che, in mancanza di un termine più preciso, chiameremo storica.

giovedì 11 ottobre 2012

Liberale, liberalismo, liberismo, libertario (e liberto)

Come diceva Mike Bongiorno, "si fa un gran parlare oggi" di liberale, liberalismo e liberismo.

mercoledì 3 ottobre 2012

siopero, siori, siopero

"No, padre, non sempre, non tutti i venerdì".