lunedì 27 febbraio 2012

Quando c'era lui, cari voi!

Per fare, od iniziare, o anche solo tentare una riforma della burocrazia, bisogna avere una fede, credere fermamente nei danni dell'esagerazione nei compiti dello Stato.
Chi è profondamente convinto che lo stato abbia fatto male ad improvvisarsi ferroviere, telefonista, approvvigionatore, tutore universale di tutto e di tutti, potrà osare di ridurre servizi e di licenziare impiegati inutili.

Ma i partiti politici italiani... hanno la fede opposta: credono nello stato, e non solo nello stato inteso a raggiungere i fini suoi propri, ché in questa fede i liberisti, per i primi, sono fervidissimi credenti; essi credono nello stato proprio quando ficca il naso nelle faccende non sue, protegge, aiuta, imbroglia e disturba gli altri. (L. Einaudi)