lunedì 12 gennaio 2015

Il regalo di Satana (racconto di Alberto Di Risio)



Ricevo da Alberto Di Risio questo suo racconto e lo pubblico molto volentieri.
***
In un momento della loro indefinibile esistenza, prima della creazione della terra, del sole  della luce e di tutti i pianeti, Dio e Satana pensarono  di inventare un gioco, per riempire il loro tempo senza tempo, il loro spazio senza confini e sconfinatamente vuoto.

Ognuno dei due, a turno, avrebbe  dovuto inventare una cosa originale alla quale dare un nome.
Satana, non sapendo cosa creare, perché la sua natura lo portava solo a distruggere, cedette a Dio   la prima mossa  del gioco con l’intento di rovinare qualsiasi cosa il Padreterno potesse creare.
Dio  iniziò subito   creando una grossa palla che chiamò Terra.
Prima che Satana iniziasse a compiere la sua prima mossa Dio, che conosceva  Satana meglio di chiunque altro, anche perché chiunque altro non esisteva ancora,   ricordò  al Diavolo che le regole del gioco prevedevano che si dovesse creare qualcosa  e non distruggere quanto avesse creato l’altro.
Satana esitò, non avendo previsto quella mossa del suo avversario, e rimase a pensare davanti a quella gigantesca palla di terra cercando un modo per distruggerla senza colpirla e mandarla in mille pezzi come avrebbe tanto voluto fare.
Ma non ci impiegò molto a trovare una soluzione per poter soddisfare la sua malvagità luciferina.
Con un violento movimento del braccio inondò la terra di  acqua coprendola  per quasi tre quarti e  chiamò quella  immensa distesa liquida mare.
Dio  non potendo a sua volta eliminare l’acqua che copriva la sua prima creazione,  pensò di riempire di alberi e piante le  parti della sua terra che erano sopravvissute all’allagamento.
Chiamò  tutta quella magnifica distesa di piante, fiori ed erba, vegetazione, disse che si sarebbero cibati dell’acqua inventata da Lucifero  e  ringraziò il diavolo per avergli dato quell’idea che rendeva più bella la sua palla di terra.
Satana dovette riconoscere che il suo tentativo di distruzione aveva ottenuto un effetto contrario e che ora quella inutile palla di terra era diventata molto bella,  decorata dalle forme della vegetazione e colorata da migliaia di tinte  di piante e fiori e  dall’azzurro del mare.
Allora con un gesto di stizza creò il sale per buttarlo in quella  immensa distesa d’acqua che aveva creato e bruciare tutte le piante che si fossero cibate di quell’acqua.
Questa mossa non impressionò molto Dio anche perché era impegnato a rimirare quella creazione meravigliosa che continuava a chiamare terra. Anzi, per poterla guardare meglio quando fu il suo turno non ripose alla mossa di Satana ma creò una grossa palla di luce che chiamo sole.
Satana guardò quella nuova invenzione e avvicinandosi e  sentendola molto calda scoppiò a ridere pensando che il buon Dio questa volta avesse proprio sbagliato mossa perché tutto quel caldo avrebbe ucciso le sue piante forse più dell’acqua salata.
Si limitò quindi a guardare cosa sarebbe successo di tutto quel bendidio, è proprio il caso di dire.
Ma non passò molto tempo, anche perché il tempo non era ancora stato creato, che il calore del sole sull’acqua la fece evaporare creando delle grandi nubi che quando furono troppo gonfie scaricarono sulla terra l’acqua che le aveva create dando alle piante il beneficio della pioggia.
Questo fenomeno imprevisto meravigliò anche Dio che si scusò con Satana rendendosi conto che involontariamente aveva creato due cose con una sola mossa. 
Il diavolo chiese allora di poter avere due mosse per poter creare due cose a sua volta, cosa che Dio, che è giusto, gli concesse.
Satana inventò subito la notte per oscurare il sole  che dava troppo benefici alla terra e subito dopo inventò gli animali che si cibavano della vegetazione per distruggerla.
Alla mossa successiva Dio diede loro il dono della mansuetudine in modo che non fossero troppo violenti  e non arrecassero troppi danni alle piante.
Satana fu sorpreso da quella mossa perché non aveva mai pensato di inventare un sentimento e allora rispose a sua volta con un sentimento ma, come gli conveniva, diabolico e diede ad alcuni animali la violenza per aggredire gli animali mansueti creati dal suo avversario.
Dio che  ormai si incantava a guardare quella cosa che in quel gioco stava crescendo a dismisura diventando sempre più bella, non badò un’altra volta alle mosse di Satana e considerando che a tutto quello splendore mancasse ancora qualcosa che potesse appagare ancora di più i suoi sensi estasiati da tanti nuovi stimoli, pensò di riempire  l’aria che circondava  quelle creazioni  di odori e profumi che investissero i suoi sensi provocandogli un nuovo stato di ebbrezza che fino ad allora non aveva mai provato
Satana che stava perdendo campo non riuscendo a arginare tanta bellezza decise di creare qualcosa che da solo avrebbe potuto distruggere tutto quella magnificenza che si era avuta fino a qual momento e inventò un animale nuovo, che però fosse più intelligente di qualsiasi altro essere vivente in quel momento sulla terra, e perciò più pericoloso, e lo  chiamò uomo.
Dio per la prima volta rimase veramente sorpreso dalla mossa del Diavolo.
Trovò quella creatura veramente bella e quasi perfetta e si fermò un attimo prima della sua prossima mossa per capire quanto avrebbe potuto fare quell’essere che si chiamava uomo.
Gli ci volle poco per scoprire che la creatura di Satana rispondeva perfettamente alla natura del demonio. In poco tempo l’uomo uccise animali anche i più piccoli e mansueti, distrusse piante e creò danni alla terra più di quanti un altro qualsiasi animale avesse mai fatto fino a quel momento.
Dio vedendo quanto quell’animale fosse violento nei confronti di tutto il creato fino ad allora pensò di renderlo meno aggressivo ma non potendogli dare la mansuetudine come aveva già dato ad alcuni animali, dato che le regole prevedevano che non si potesse ripetere la stessa mossa per due volte, creò un altro essere che chiamò donna e che decise sarebbe stata portatrice di amore in modo da mitigare la  forza e la violenza dell’essere umano.
Satana a quella mossa andò su tutte le furie perché Dio aveva dato il suo massimo talento al mondo intero e perciò non rispettò più le regole, come era immaginabile,  compiendo molte  mosse violente e disperate.  Diede  quindi agli uomini  tutti i suoi diabolici talenti: l’odio, l’ira, l’invidia, la superbia e tutto quanto potesse contrastare e distruggere l’amore.
Dio allora davanti a tanta cattiveria si arrabbiò per la sua prima e unica volta e disse:  Farò in modo che tutti ti odino.
Satana non si scompose minimamente davanti a quella minaccia, anzi, gli suggerì un pensiero  talmente malvagio da sorprendere il malvagio stesso e mentre il suo volto veniva illuminato da, è il caso di dirlo,  un sorriso diabolico disse al Creatore: io invece farò in modo che tutti ti amino.
E inventò le religioni.

Nessun commento:

Posta un commento