mercoledì 24 aprile 2013

Norma UNI sulla scrittura professionale


Il 14 marzo 2013, l'UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) ha emanato la norma tecnica Elementi strutturali e aspetti linguistici delle comunicazioni scritte delle organizzazioni. Si tratta della prima norma al mondo che si fornisce, alle organizzazioni pubbliche e private di qualsiasi dimensione, prescrizioni, raccomandazione e suggerimenti su come scrivere un testo efficace.

Chi ha fatto la norma
La norma è stata elaborata dal Gruppo di Lavoro Informazione tecnica, coordinato da Romano Mambelli, del quale ho fatto parte anch'io (anzi, sono stato nominato relatore della norma). Al Gruppo hanno partecipato diversi consulenti, docenti, esperti di comunicazione d'impresa. La norma è stata 'testata', prima di essere emanata, anche da diverse organizzazioni.

Testi considerati e testi esclusi
I testi considerati sono: circolare, codice etico e di condotta, comunicato stampa, lettera e e-mail, manuale (o guida) di prodotto o di procedura, news, offerta commerciale, ordine di servizio, parere, position paper, progetto, regolamento interno, relazione (o report, rapporto, appunto, nota informativa, resoconto di riunione), relazione annuale (o annual report), relazione per gli investitori, rendiconto economico, sociale, ambientale o integrato, scheda prodotto o servizio.

Sono invece esclusi: leggi, atti amministrativi, documenti di prassi amministrativa, contratti, sentenze, atti notarili, tesi di laurea, pubblicazioni scientifiche, saggi, materiali didattici, articoli pubblicati in riviste, giornali, libri, messaggi pubblicitari.

Caratteristiche della norma
Il presupposto della norma è che l'eccesso informativo, cioè la grande quantità di informazioni scritte che, grazie soprattutto alla posta elettronica, le organizzazioni scambiano tra loro, con il loro pubblico e al loro interno, richiede una maggiore razionalizzazione della struttura  e un aggiornamento del linguaggio, troppo spesso fossilizzato, inespressivo, autoreferenziale.

Per quanto riguarda gli elementi strutturali, è di fondamentale importanza la definizione del titolo, cioè della sua funzione, delle informazioni di cui si compone e del numero di parole ideale (8-10).


Per quanto riguarda gli aspetti linguistici, la norma si occupa prevalentemente di taluni fatti sintattici scomparsi o in via di estinzione nell'italiano contemporaneo, eppure persistenti nei linguaggi professionali. Un solo esempio: il participio presente con valore verbale ("documenti comprovanti le spese").

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Un articolo più approfondito e tecnico si trova .

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