È stata una scelta quasi istintiva, ex abundantia cordis. Improvvisamente (ma neanche tanto), mi sono reso conto di una serie di cose:
- che la crisi italiana aveva raggiunto livelli insostenibili, dal punto di vista dell’economia, della credibilità del nostro paese, della morale pubblica e della buona educazione;
- che la classe politica, e in buona parte anche la classe dirigente, aveva fallito pressoché totalmente quello che poteva essere fallito negli ultimi almeno venti anni;
- che non sarei più riuscito a guardarmi allo specchio se avessi continuato ancora a far parte per me stesso.
Alla fine di luglio, ho appreso del Manifesto di Fermare il declino e ho aderito immediatamente. Successivamente, ho dato una mano al movimento.
Poi la logica delle cose mi ha portato a candidarmi. Non era certo questo che mi proponevo un anno fa, ma non c’è dubbio che non ci vedo alcuna contraddizione. Tuttavia, almeno fino al termine della campagna elettorale, quello che scriverò in questo blog non riguarderà più, necessariamente, la mia sola opinione, privata e personale.
È ovvio che in campagna elettorale gli articoli avranno altri scopi e i lettori li leggeranno con occhi diversi. Per questa ragione, dichiaro che in campagna elettorale pubblicherò solo articoli di argomento politico.
Nessun commento:
Posta un commento