Ricevo da Alberto Di Risio questo suo racconto e lo pubblico molto volentieri.
*** In un momento della loro indefinibile esistenza, prima della creazione della terra, del sole della luce e di tutti i pianeti, Dio e Satana pensarono di inventare un gioco, per riempire il loro tempo senza tempo, il loro spazio senza confini e sconfinatamente vuoto.
Ognuno dei due, a turno, avrebbe dovuto inventare una cosa originale alla quale
dare un nome.
Satana, non sapendo cosa creare, perché la sua natura lo
portava solo a distruggere, cedette a Dio
la prima mossa del gioco con l’intento di rovinare qualsiasi
cosa il Padreterno potesse creare.
Dio iniziò subito creando
una grossa palla che chiamò Terra.
Prima che Satana iniziasse a compiere la sua prima mossa Dio,
che conosceva Satana meglio di chiunque
altro, anche perché chiunque altro non esisteva ancora, ricordò al Diavolo che le regole del gioco prevedevano
che si dovesse creare qualcosa e non
distruggere quanto avesse creato l’altro.
Satana esitò, non avendo previsto quella mossa del suo
avversario, e rimase a pensare davanti a quella gigantesca palla di terra
cercando un modo per distruggerla senza colpirla e mandarla in mille pezzi come
avrebbe tanto voluto fare.
Ma non ci impiegò molto a trovare una soluzione per poter
soddisfare la sua malvagità luciferina.
Con un violento movimento del braccio inondò la terra
di acqua coprendola per quasi tre quarti e chiamò quella immensa distesa liquida mare.
Dio non potendo a sua
volta eliminare l’acqua che copriva la sua prima creazione, pensò di riempire di alberi e piante le parti della sua terra che erano sopravvissute
all’allagamento.
Chiamò tutta quella
magnifica distesa di piante, fiori ed erba, vegetazione, disse che si sarebbero
cibati dell’acqua inventata da Lucifero e ringraziò il diavolo per avergli dato
quell’idea che rendeva più bella la sua palla di terra.
Satana dovette riconoscere che il suo tentativo di
distruzione aveva ottenuto un effetto contrario e che ora quella inutile palla
di terra era diventata molto bella,
decorata dalle forme della vegetazione e colorata da migliaia di
tinte di piante e fiori e dall’azzurro del mare.
Allora con un gesto di stizza creò il sale per buttarlo in
quella immensa distesa d’acqua che aveva
creato e bruciare tutte le piante che si fossero cibate di quell’acqua.
Questa mossa non impressionò molto Dio anche perché era
impegnato a rimirare quella creazione meravigliosa che continuava a chiamare
terra. Anzi, per poterla guardare meglio quando fu il suo turno non ripose alla
mossa di Satana ma creò una grossa palla di luce che chiamo sole.
Satana guardò quella nuova invenzione e avvicinandosi e sentendola molto calda scoppiò a ridere
pensando che il buon Dio questa volta avesse proprio sbagliato mossa perché
tutto quel caldo avrebbe ucciso le sue piante forse più dell’acqua salata.
Si limitò quindi a guardare cosa sarebbe successo di tutto
quel bendidio, è proprio il caso di dire.
Ma non passò molto tempo, anche perché il tempo non era
ancora stato creato, che il calore del sole sull’acqua la fece evaporare
creando delle grandi nubi che quando furono troppo gonfie scaricarono sulla
terra l’acqua che le aveva create dando alle piante il beneficio della pioggia.
Questo fenomeno imprevisto meravigliò anche Dio che si scusò
con Satana rendendosi conto che involontariamente aveva creato due cose con una
sola mossa.
Il diavolo chiese allora di poter avere due mosse per poter
creare due cose a sua volta, cosa che Dio, che è giusto, gli concesse.
Satana inventò subito la notte per oscurare il sole che dava troppo benefici alla terra e subito
dopo inventò gli animali che si cibavano della vegetazione per distruggerla.
Alla mossa successiva Dio diede loro il dono della
mansuetudine in modo che non fossero troppo violenti e non arrecassero troppi danni alle piante.
Satana fu sorpreso da quella mossa perché non aveva mai
pensato di inventare un sentimento e allora rispose a sua volta con un
sentimento ma, come gli conveniva, diabolico e diede ad alcuni animali la
violenza per aggredire gli animali mansueti creati dal suo avversario.
Dio che ormai si
incantava a guardare quella cosa che in quel gioco stava crescendo a dismisura
diventando sempre più bella, non badò un’altra volta alle mosse di Satana e
considerando che a tutto quello splendore mancasse ancora qualcosa che potesse
appagare ancora di più i suoi sensi estasiati da tanti nuovi stimoli, pensò di
riempire l’aria che circondava quelle creazioni di odori e profumi che investissero i suoi
sensi provocandogli un nuovo stato di ebbrezza che fino ad allora non aveva mai
provato
Satana che stava perdendo campo non riuscendo a arginare
tanta bellezza decise di creare qualcosa che da solo avrebbe potuto distruggere
tutto quella magnificenza che si era avuta fino a qual momento e inventò un
animale nuovo, che però fosse più intelligente di qualsiasi altro essere
vivente in quel momento sulla terra, e perciò più pericoloso, e lo chiamò uomo.
Dio per la prima volta rimase veramente sorpreso dalla mossa
del Diavolo.
Trovò quella creatura veramente bella e quasi perfetta e si
fermò un attimo prima della sua prossima mossa per capire quanto avrebbe potuto
fare quell’essere che si chiamava uomo.
Gli ci volle poco per scoprire che la creatura di Satana
rispondeva perfettamente alla natura del demonio. In poco tempo l’uomo uccise
animali anche i più piccoli e mansueti, distrusse piante e creò danni alla
terra più di quanti un altro qualsiasi animale avesse mai fatto fino a quel
momento.
Dio vedendo quanto quell’animale fosse violento nei
confronti di tutto il creato fino ad allora pensò di renderlo meno aggressivo ma
non potendogli dare la mansuetudine come aveva già dato ad alcuni animali, dato
che le regole prevedevano che non si potesse ripetere la stessa mossa per due
volte, creò un altro essere che chiamò donna e che decise sarebbe stata
portatrice di amore in modo da mitigare la
forza e la violenza dell’essere umano.
Satana a quella mossa andò su tutte le furie perché Dio
aveva dato il suo massimo talento al mondo intero e perciò non rispettò più le regole,
come era immaginabile, compiendo molte mosse violente e disperate. Diede quindi agli uomini tutti i suoi diabolici talenti: l’odio, l’ira,
l’invidia, la superbia e tutto quanto potesse contrastare e distruggere
l’amore.
Dio allora davanti a tanta cattiveria si arrabbiò per la sua
prima e unica volta e disse: Farò in
modo che tutti ti odino.
Satana non si scompose minimamente davanti a quella
minaccia, anzi, gli suggerì un pensiero talmente
malvagio da sorprendere il malvagio stesso e mentre il suo volto veniva
illuminato da, è il caso di dirlo, un
sorriso diabolico disse al Creatore: io invece farò in modo che tutti ti amino.
E inventò le religioni.
Nessun commento:
Posta un commento